Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Lettera aperta ai Consiglieri regionali FIT in merito ai tornei di tennis non autorizzati

La testimonianza di un tennista bolognese contro la scelta della federazione di vietare il doppio tesseramento Fit/Uisp ai propri atleti. Una "garbata" contestazione ad una scelta ritenuta miope.

Per conoscenza:

al presidente del Coni provinciale di Bologna;
al presidente del Coni regionale;
ai consiglieri Uisp Tennis Bologna;
ai tennisti bolognesi.

Cari Consiglieri regionali FIT,
ho ricevuto la vostra lettera firmata dal Presidente regionale Fit Emilia Romagna Carlo Cesari nella quale mi segnalate che se violerò ancora la norma 13 RTS comma 3 con la mia partecipazione ai tornei Uisp sarò passibile di denuncia alla vostra Procura Federale. Appena ricevuta la sopracitata mi sono sentito un po' lusingato delle attenzioni della Federazione Italiana Tennis, con in calce il logo della prestigiosa Coni, essendo il sottoscritto un tennista che, salvo alcuni anni di corsi SAT quand'era bambino, gioca a tennis da soli cinque anni, è di classifica Fit 4-3, ha un dritto a detta di tutti buffo e naif e sa tirare il rovescio solo di back.

Lusingato, quindi, perché ho sempre pensato che la Federazione si occupasse soprattutto di cose meravigliose e importanti come le Olimpiadi, lo studio di strategie per la nascita di nuovi campioni e campionesse ATP-WTA, la promozione di centri d'alta formazione eccetera.

Devo dirvi però con molta franchezza che poi la vostra lettera invece rammarica, non tanto per il rischio della scelta che paventate fra Uisp e Fit, ma ancora di più perché andate a ledere gli stessi interessi della Fit e soprattutto il secondo articolo dello statuto Fit che riguarda gli scopi della Federazione.

Se voi sapeste quanti tennisti si sono riavvicinati al tennis, e dunque ai tornei Fit ed ai corsi per adulti di maestri Fit, proprio grazie ai tornei Uisp, vi rendereste conto che il vostro atteggiamento è a dir poco autolesionista: è come se le aziende petrolifere identificassero come rivale il mercato dell'auto o come se le Università individuassero come rivale la scuola dell'obbligo!

Vi rendete conto di quanti tennisti ritrovino fiducia agonistica attraverso i tornei Uisp e finalmente ritrovano notizia dei tornei Fit, voglia di iscriversi alla Fit e ai suoi tornei e di proporsi a squadre che partecipano ai campionati Fit? Di quanti tennisti, grazie anche alla Uisp, si reinseriscano in un tessuto sociale, di amicizie e di contatti che riconducono alla Fit? Se non temessi la vostra "inquisizione", potrei citarvi nome e cognome di diversi tennisti che ho coinvolto nella mia squadra Fit, che ho spinto a tesserarsi alla Fit ma che ho conosciuto durante i tornei Uisp.

E vi rendete conto, soprattutto, di quale "sollievo" economico rappresenti per i circoli tennis e i centri sportivi l'organizzazione di tornei Uisp e quei mille o duemila euro di campi noleggiati per questi tornei? Quanti altri campi da tennis volete vedere diventare campi da calcetto, da beach volley e beach tennis e addirittura da minigolf?!

Non cercate di rispondermi semplicemente dicendomi che vi state occupando della mera applicazione della normativa del Regolamento Tecnico Sportivo (RTS). Sappiamo tutti che molta normativa Fit è applicata con elasticità.

Vi scrivo questa lettera non perché io sia per nulla timoroso di ricevere una multa, che non pagherò mai, ma perché voi siate coscienti che, se applicherete davvero queste sanzioni, la maggior parte di tennisti bolognesi del mio livello, ne sono certo, sceglieranno per la Uisp e non per la Fit e probabilmente finiranno per chiedere alla Uisp ancora maggiore attività, visto che, per attenzione verso la Fit, la Uisp già esclude la partecipazione dei vostri terza categoria e organizza pochissimi tornei nei quali possano divertirsi dei 4-1 e dei 4-2.

Uisp Tennis Bologna, che scopro essere anch'essa un ente di promozione sportivo riconosciuto dal Coni, mi sembra che faccia di tutto per non sovrapporsi alla Fit e che faccia semplicemente il suo mestiere: organizzare campionati a squadre fortemente territoriali in periodi in cui la Fit non è in attività, occuparsi solo di tennisti scarsi come me, organizzare tornei con costi di iscrizione volti al pagamento dei campi e quindi all'aiuto economico dei circoli e non dei tennisti (ed è ammirevole invece quanto costino poco i tornei Fit), applicare un regolamento e un punteggio del resto ben poco amati dai tennisti giovani che infatti risultano quasi del tutto assenti dai tornei Uisp.

Per quanto io partecipi a molti tornei Fit, con gli impegni famigliari e lavorativi che dai trent'anni in poi vanno incrementandosi, la Uisp mi garantisce un'attività agonistica a misura di amatore quale sono, più elastica e tuttavia più intensa, che copre l'intero arco dell'anno.

Tuttavia ogni anno l'attività Uisp mi ha sempre spinto al desiderio di cimentarmi nell'attività Fit, come succede a molti altri tennisti scarsi come me o avanti negli anni.

Il fatto che non vi rendiate conto che la Uisp Tennis a Bologna sia il vostro maggior agente pubblicitario in loco dimostra una vostra completa miopia dirigenziale.

Questa miopia del consiglio regionale Fit è dimostrata dal fatto che sottovalutiate quanto siano importanti il "serbatoio sociale", la socialità, lo scambio di informazioni e notizie, le amicizie che nascono nelle attività Uisp e che per forza di cose, lo ripeto, conducono il tennista alla associazione madre Fit.

Se farete davvero sul serio succederà questo: la Uisp continuerà con successo le sue attività, la Fit invece sarà ferita nel fatto che perderà i rapporti con un piccolo bacino di amatori che si mettono in forma, hanno più tempo libero e vogliono rimettersi in gioco a un livello agonistico più serio, amatori che per altro portano sempre nuovi giocatori in Fit.

In buona sostanza il vostro provvedimento non punisce nessuno, se non quel modesto nucleo di tennisti, tecnicamente molto discutibili, forse al massimo una trentina di giocatori iperattivi che un po' la "buttano di là" e che in egual misura si dedicano ad attività Uisp e Fit e in ogni caso paradossalmente, come il sottoscritto, molto di più alle attività Fit.

Ricordatevi che si tratta di brave persone, che semplicemente giocano a tennis, ma che coordinano anche squadre Fit e spesso ne sono i "capitani", quindi sostengono la Fit, promuovono nel loro piccolo la Fit, trasmettono la passione del tennis ad amici, famigliari e figli.

Voglio farvi presente che non conosco bene quanto voi  le difficoltà e la complessità del lavoro che svolgete probabilmente da anni. Non ho nessuna intenzione di mettermi in cattedra per insegnare qualcosa ad ex campioni che evidentemente hanno un trascorso professionale decennale nel tennis. Tuttavia spero riflettiate sul fatto che conosco certamente meglio di voi quel piccolo settore che andate a colpire, per il semplice motivo che lo vivo di persona.

Per evitare che dobbiate perdere tempo a guardare ancora i tabelloni Uisp nei circoli o il sito internet Uisp Tennis Bologna vi faccio presente che, senza dubbio, la prossima settimana parteciperò al Master Uisp Granarolo e che parteciperò anche (squadra permettendo perché sono un pessimo doppista) al torneo Uisp Città di Bologna.

Certo che saprete fare tesoro di questa mia opinione,
vi auguro i migliori successi tennistici e vi porgo i miei più cordiali saluti.

Vito Contento

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